Terry

Terry
Viva le vacanze!!!!!

giovedì 29 marzo 2012

Tempo

di Ada Negri


Giorno per giorno, anno per anno, il tempo
nostro cammina! L'ora ch'è sì lenta
al desiderio, tu la tocchi infine
con le tue mani; e quasi a te non credi,
tanta è la gioia: l'ora che giammai
affrontare vorresti, a cauto passo
ti s'accosta e t'afferra - e nulla al mondo
da lei ti salva. Non è sorta l'alba
che piombata è la notte; e già la notte
cede al sol che ritorna, e via ne porta
la ruota insonne. Ma non v'è momento
che non gravi su noi con la potenza
dei secoli; e la vita ha in ogni battito
la tremenda misura dell'eterno.

3 commenti:

  1. Considerazioni forti questa notte...
    "Non v'è momento che non gravi su noi con la potenza dei secoli": se l'umanità, anche solo ogni tanto, se ne ricordasse, forse avrebbe un po' più cura e rispetto del proprio presente e del proprio futuro.

    Ciao Miss Terry, bacioni di tremenda misura.

    RispondiElimina
  2. Ada Negri non può non ricordare, al netto dell'esperienza della pazzia e dell'internamento in manicomio, una Alda Merini ante litteram.

    Nata e cresciuta in quella bassa Lombardia (fra Lodi, Codogno e Motta Visconti) di fine secolo, ancora rigorosamente contadina, con quelle sterminate campagne permanentemente puzzolenti di concime che garantivano un minimo di benessere ma non è che appagassero l'occhio e men che meno l'olfatto, ha sempre scritto con implacabile diffidenza verso l'erudizione e il bel verseggiare di matrice manzoniana.

    Per certi versi quasi femminista, nella sua ricorrente critica della prepotenza maschile contro la superiorità intellettuale e morale delle donne, che oggi è dato scontato ma cent'anni fa proprio no.

    Questa è una delle sue poesie più solenni, in cui Ada quasi quasi gioca a fare la poetessa professionista e, senza probabilmente volerlo, ripercorre i passi di una Leopardi al femminile, senza nobiltà e senza letture matte e disperatissime ma con uno sguardo lucido e disincantato sulla beffarda giostra del tempo.

    RispondiElimina
  3. "la beffarda giostra del tempo"
    "rispetto del proprio presente e del proprio futuro"
    La vita. Capirla come si fa? Forse quando se ne scopre l'essenza è il momento della fine.
    ciao grazie miei cari amici

    RispondiElimina

Scrivete scrivete...